Cenni storici

La Fondazione “Fare Chiesa e Città”, voluta dal Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, nasce nel clima del Giubileo per la città, indetto nel 2011, per suscitare iniziative e risorse umane per il riscatto di Napoli. In particolare, la Fondazione veniva costituita il 10.07.12 per iniziativa del Card. Crescenzio Sepe, il quale donava a titolo di fondo di dotazione due piccoli immobili siti in Napoli alla Via S. Liborio numeri 60 e 61. La Fondazione otteneva, poi, il riconoscimento della personalità giuridica con l’iscrizione in data 18.02.13 nel Registro delle Persone Giuridiche dell’Ufficio Territoriale della Prefettura di Napoli al n. 1484.

Essa promuove e coordina una serie di progetti tesi a mettere in rete tutte quelle strutture ecclesiastiche che hanno una valenza storica ed artistica, oltre che religiosa. Si tratta di un immenso patrimonio (chiese, monasteri, cappelle, catacombe, scavi archeologici, quadrerie, etc.) spesso trascurato e notoriamente sottoimpiegato, da valorizzare a fini culturali e turistici. Tale organismo cogestisce e si avvale anche del museo Diocesano di Donnaregina (dichiarato museo d’interesse regionale con D.G.R. Campania n. 383 del 2016) e della chiesa di Donnaregina Vecchia. Intorno all’unico polo museale di Donnaregina fanno sistema tutti gli altri monumenti dell’insula del Duomo, dall’antico Quadriportico al Battistero paleocristiano, dagli scavi archeologici a S. Restituta, alla Cappella e al Tesoro di San Gennaro.

Un vero e proprio grande museo al centro della città gestito dalla Fondazione “Fare Chiesa e Città” con agevolazioni per i turisti sul piano organizzativo ed economico. Il recupero di questo patrimonio serve a ricostruire un segmento rilevante di storia dell’arte e della cultura napoletana, ma offre anche alle future generazioni un incomparabile strumento di approccio alla fede, capace di associare la verità dei contenuti alla bellezza e alle emozioni, quali solo un’opera d’arte può comunicare. La Fondazione, inoltre, non dimentica l’arte contemporanea, anche con l’allestimento di mostre ed esposizioni permanenti e mediante il coinvolgimento di giovani, specie degli studenti dell’Accademia. Anche la musica è coinvolta in questo progetto: la Fondazione cura una serie di eventi di risonanza internazionale per valorizzare la musica della nostra tradizione culturale. Viene data anche una valenza formativa a questa proposta con la formazione di bande musicali aperte soprattutto ai ragazzi di periferia.